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La grassofobia non fa ridere

La grassofobia non fa ridere

Scaricare lo stress da isolamento con battute grassofobiche è dannoso, ecco perché

Pure Xena la Principessa Guerriera si sta spazientendo …

Negli ultimi giorni è stato un multiplicarsi di meme, battutone e condivisioni varie di natura grassofobica. In rete le persone grasse, ma anche professionistx sanitarx, attivistx e alleatx magrx stanno cercando di contrastare questa ondata che sta creando notevole disagio in un momento in cui non abbiamo bisogno di ulteriori problemi. In particolare, domenica 15 marzo (tra l’altro la giornata dedicata dai disturbi del comportamento alimentare) una coppia di influencer con una piattaforma di milioni di follower ha dato il colpo di grazia, con il risultato che delle attiviste che non avevano nessuna intenzione di inserirsi in questa conversazione, sono state tirate in ballo e sono state ricoperte di offese e insulti.

 Se anche tu sei una di quelle persone che ha condiviso questo tipo di contenuti, non voglio attaccarti.

Ma farti ragionare sul fatto che frasi come “hahaha quando usciremo dalla quarantena saremo tutti grassi” come se essere grassx fosse una cosa orribile, feriscono e aggiungono ulteriore stress a persone che erano grasse prima dell’isolamento sociale e lo saranno anche dopo. E prima, durante e dopo devono comunque convivere con lo stigma, la marginalizzazione e la discriminazione a loro riservati.

Tempo fa sui social avevo utilizzando un altro riferimento pop per cercare di portare attenzione sul perché non dobbiamo commentare i corpi delle altre persone: Geralt of Rivia, the Witcher.

Il corpo di una persona, pur essendo presente nella vita pubblica di ognunx, è una delle nostre cose più intime. Commentarlo è come minimo una invasione, ma molto più spesso è violenza.

Starebbe meglio se … se non facesse quello … se mettesse quell’altro … non può permettersi di … nella vita vera e online sembra che la nostra occupazione principale sia questa.

Come se non importasse se tutte queste frasi alla fine sono bodyhaminggrassofobiasessismotransfobiaabilismorazzismo che fanno del male a chi le riceve e anche a noi stessx.

Pensa a quante cose meravigliose potresti, invece, notare se andassi oltre a questo gioco crudele. Smettiamo di commentare il corpo altrui. Interveniamo quando altre persone lo fanno.

Lo so che è difficile accedere alla nostra capacità empatica in questo momento, ma quei cavolo di neuroni specchio stanno lì per essere utilizzati, specialmente in momenti come questi.

Quindi, basta con questo tipo di battute.

Feriscono, offendono, e in realtà fanno male a tuttx, a prescindere dalla propria taglia.

Abbiamo bisogno di prenderci cura delle nostre emozioni, di riprendere in mano la nostra empatia, di preservare il nostro benessere psicologico, ma per farlo dobbiamo smettere di cercare sollievo nell’attaccare le altre persone.

Sono una psicologa psicoterapeuta e lavoro a Rovigo e online. Mi occupo del benessere psicologico di adulti e adolescenti.

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