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La minaccia dello stereotipo

La minaccia dello stereotipo

Gli stereotipi legati al nostro gruppo sociale possono contribuire a peggiorare le nostre prestazioni.

La conoscenza di questo fenomeno può contribuire a diminuirne gli effetti negativi

“I maschi sono più bravi in matematiche delle femmine”

“Le donne sono più brave a gestire situazioni in cui ci sono di mezzo le emozioni”

Alzi la mano che non ha mai sentito queste frasi. Sono sicura che se potessi accedere alle vostre webcam vedrei che avreste tutti le mani alzate.

Come possiamo classificare queste frasi? Come stereotipi, in questo caso di genere. Il termine “stereotipo” deriva dalle parole greche “stereos” (duro, solido) e “typos” (impronta,immagine, gruppo), quindi “immagine rigida”. In altre parole, lo stereotipo è una visione limitata e condivisa su un oggetto, un luogo o un gruppo di persone, che in qualche modo vengono ritenute simili secondo determinate caratteristiche.

La classica serie di barzellette “un italiano, un francese e un tedesco …” si basa, per esempio, su stereotipi di nazionalità. Ma perché esistono/si creano questi stereotipi? La psicologia sociale lo ha spiegato da tempo: perché viviamo in un mondo molto complesso a cui riusciamo a dare senso utilizzando la “categorizzazione “, ovvero raggruppando gli elementi con cui veniamo in contatto (persone, oggetti, luoghi …) per similitudine e distinguendoli per differenze. Di conseguenza, gli stereotipi sono un modo molto veloce per dare senso al mondo. Il problema nasce quando utilizziamo “solo” gli stereotipi per guidarci nella nostra vita quotidiana.

Un fenomeno collegato all’utilizzo degli stereotipi è la “Minaccia dello stereotipo”, teorizzata dagli psicologi Claude Steele e  Joshua Aronson nel 1995, e oggetto della mia tesi specialistica.

Una persona vive una situazione di minaccia dello stereotipo quando si sente a rischio di confermare uno stereotipo negativo associato al proprio gruppo sociale.

E questa minaccia, oltre a creare una situazione di disagio è in grado di ridurre le prestazioni (scolastiche, sportive, lavorative, sociali) delle persone che ne sono oggetto.

In altre parole, se una ragazzina di 11 anni continua a sentirsi ripetere che i maschi sono più bravi in matematica delle femmine ha un’altissima probabilità di avere risultati molto più scadenti in quella materia rispetto a quelli che avrebbe se non fosse sotto minaccia dello stereotipo. Numerosi studi hanno evidenziato diversi effetti negativi correlati con la minaccia dello stereotipo, tra cui:

  • Diminuzione delle prestazioni (per esempio scolastiche o sportive)

  • Attribuzioni interne di fallimento (“non sono capace”, “non sono abbastanza bravo/a, intelligente”)

  • Strategie di autosabotaggio

  • Bassa motivazione e abbandono delle attività

Credo diventi evidente come mai gli psicologi sono molto attivi e vocali nel cercare di sfatare i falsi miti promulgati dagli stereotipi. In Italia questo si evidenzia soprattutto in relazione agli stereotipi di genere e legati all’etnia o alla nazionalità di provenienza.

In altre parole, combattere la minaccia delle stereotipo significare dare una chance in più a tutti di inseguire i propri sogni e le proprie aspirazioni al massimo delle proprie capacità.

Diversi studi hanno evidenziato alcune strategie utili per contrastare gli effetti negativi della minaccia dello stereotipo, tra queste troviamo:

  • enfatizzare la natura incrementale dell’intelligenza (“posso sempre imparare e migliorarmi”).

  • informare dell’esistenza di questo fenomeno

  • incoraggiare autostima e autoaffermazione

  • incoraggiare l’elaborazione di life skills come la gestione delle emozioni e dello stress.

In conclusione, gli stereotipi sono tasselli importanti per decodificare il mondo variegato e complesso in cui viviamo. Ma non possono assolutamente essere l’unico modo in cui approfondiamo la conoscenza di chi o cosa ci sta intorno.

Contrastare gli effetti negativi degli stereotipi di genere o etnici non significa annullare le differenze, bensì valorizzare le qualità e le competenze di ognuno di noi per permetterci di esprimerci al meglio delle nostre potenzialità.

Sono una psicologa psicoterapeuta e lavoro a Rovigo e online. Mi occupo del benessere psicologico di adulti e adolescenti.

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