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GSRD: decolonizzare e decostruire la psicoterapia

GSRD: decolonizzare e decostruire la psicoterapia

GSRD: decolonizzare e decostruire la psicoterapia con un approccio alla diversità di genere, sessuale e relazionale

“La stragrande maggioranza dei nostri attuali approcci terapeutici è radicata nel lavoro di pensatori bianchi, occidentali, per lo più uomini. […]

Per questa ragione, molti dei nostri testi e delle nostre formazioni partono dall’assunto che i nostri clienti siano cisgender, eterosessuali, donne e uomini monogami, e promuovono la comprensione di un benessere psicologico che include restare nel sesso assegnato alla nascita, cercare accoppiamenti romantici e monogami, e fare sesso pene-in-vagina.

Ci può essere una menzione tokenistica delle persone LGBT – forse in un caso singolo o in un solo giorno di formazione – ma questo è spesso il massimo che viene offerto (Davies and Barker, 2015a).

“Tratto da BACP Good Practice across the Counselling Professions 001, Gender, Sexual, and Relationship Diversity (GSRD), di Meg-John Barker

Moltə attivistə e anche colleghə e futurə talə lo dicono da molto tempo: la psicoterapia non sarà mai accessibile (e non solo in termini economici) se non faremo una profonda decostruzione e decolonizzazione dei nostri approcci. Personalmente mi sto innamorando dell’approccio GSRD (Diversità di genere, sessuale e relazionale) e più approfondisco più mi rendo che noi psy abbiamo una marea di lavoro da fare.

Penso che non ci sia modo migliore di onorare la tradizione rivoluzionaria e di protesta del Pride Month, se non lanciando le nostre metaforiche poltrone ad infrangere le vetrine di approcci che non son mai stati in grado di comprendere e supportare nessunə.

Sono una psicologa psicoterapeuta e lavoro a Rovigo e online. Mi occupo del benessere psicologico di adulti e adolescenti.

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