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No, non devi per forza essere entusiasta di ricominciare a Settembre

No, non devi per forza essere entusiasta di ricominciare a Settembre

Per chi ha potuto fermarsi in estate, la ripartenza in autunno può essere difficile

Disclaimer: non per tuttə estate significa riposo e vacanza, per molte persone equivale a ritmi di lavoro disumani, per alcune persone impegnate in attività di cura in famiglia non riconosciute come lavoro le pause sono un miraggio, per molte persone l’estate che sta terminando è stata un inferno in terra.

Per altre persone l’estate è stata una tregua da ritmi tecno, da ambienti di lavoro molto poco a misura di persona, da ambienti di studio che suscitano ansia e premono per una performance che non ha nulla che vedere con coltivare delle competenze. Molte persone sono contente delle attività che riprenderanno a settembre. Altre, con alcune delle quali ho parlato in questi giorni, si domandano perché, invece, non sentono tutta questa spinta e gioia alla ripresa.

La società delle performance ci porta a pensare che se non siamo allineatə con la “voglia di fare” c’è qualcosa di sbagliato in noi. Magari è semplicemente che la tregua estiva ci ha ricordato il piacere di pisolini pomeridiani, passeggiate senza scopo e avere un calendario completamento vuoto da impegni.

E’ del tutto comprensibile desiderare che questo continui piuttosto che rientrare nel formicaio delle città (e qui dovrebbe partire “9 to 5” di Dolly Parton).

Qualsiasi cosa tu senta rispetto a questo mese di settembre alle porte è valido e merita rispetto e se qualcunə intorno a te la vive in maniera è semplicemente perché siete due persone diverse, con esperienze differenti.

#DankFarrik all’omologazione

Sono una psicologa psicoterapeuta e lavoro a Rovigo e online. Mi occupo del benessere psicologico di adulti e adolescenti.

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