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Non fare retcon alle tue esperienze

Non fare retcon alle tue esperienze

Retcon, o retroactive continuity è un espediente narrativo utilizzato nei media, e non dovremmo utilizzarlo sulle nostre esperienze di vita

retcon

/ˈrɛtkɒn/
Forma contratta della locuzione inglese retroactive continuity (in italiano continuità retroattiva), è un espediente narrativo utilizzato in ambito televisivo, cinematografico e fumettistico per modificare eventi e situazioni descritte in precedenza e adattarle a nuovi sviluppi della storia o per correggere pre-esistenti violazioni della continuity

Retcon è la forma contratta della locuzione inglese retroactive continuity (in italiano continuità retroattiva), è un espediente narrativo utilizzato in ambito televisivo, cinematografico e fumettistico per modificare eventi e situazioni descritte in precedenza e adattarle a nuovi sviluppi della storia o per correggere pre-esistenti violazioni della continuity.

E’ una cosa che fa sbroccare le fandom (soprattutto quelle composte da una certa tipologie di persone – occhiolino) specialmente se viene fatto per “sanificare” dei personaggi alla luce di acquisizioni da parte di nuovi colossi dei media (Disney – toc toc – sì, stiamo parlando di te).

Ma divago. Non ho una opinione particolarmente forte rispetto a quando questo avviene nei media, la trovo, invece, molto ma molto dannosa quando facciamo la stessa cosa con noi.

Quando le esperienze di vita ci rendono particolarmente difficile affrontare sbagli ed errori o semplicemente di performare in modo inferiore alle nostre (spesso superumane) aspettative, rischiamo di voler fare retcon convincendoci che avremmo dovuto sapere prima come le cose sarebbero andate e, quindi, fare scelte diverse.

“Del senno di poi ne son piene le fosse” lo scriveva già Ludovico Guicciardini nel ‘500, eppure noi esseri umani, pur sapendo benissimo che non siamo in grado di prevedere il futuro, pretendiamo la stessa cosa proprio da noi stessə.

E’ estremamente difficile ammette l’imperscrutabilità della vita, ma penso che sia infinitamente più logorante non accettare che gli errori siano alcuni tra i mattoncini fondanti dell’esperienza umana e continuare punirsi per non essere chiaroveggenti.

Han Solo ha sparato per primo, e gli si vuole bene comunque.

Sono una psicologa psicoterapeuta e lavoro a Rovigo e online. Mi occupo del benessere psicologico di adulti e adolescenti.

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