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Mi parli un po’ di lei

Mi parli un po’ di lei

Quando definire chi siamo sembra un’impresa impossibile

“Mi parli un po’ di lei”

Una domanda piuttosto comunque nel mondo della selezione del personale. Richiama un po’ quella amata/odiata “parlami di un argomento a piacere” dei tempi della scuola.

Se avessi un euro per tutte le volte in cui ho scelto di fare questa domanda ad un candidato o ad una candidata o ho ricevuto come risposta una silenzio imbarazzato … seguito da un ” … mi chieda lei quello che vuole sapere”. E lo capisco.

La verità è che è una delle domande più complicate a cui rispondere, e non solo nel mondo del lavoro. Anche se ormai siamo (più o meno) abituati a descriverci in poche parole per riempire la sezione “bio” dei nostri profili social media, definire chi siamo, in un modo che ci soddisfi e che aiuti l’altro a comprenderci è (quasi) sempre una questione complicata.

Alcun* di noi faticano a rispondere perché, in fondo, pensano di non essere mai abbastanza e non valere nulla.

Altr* non sanno riconoscere i propri spazi d’ombra.

Altr* ancora non ci hanno mai pensato.

E il punto non è solo essere ben preparat* per impressionare chi ci seleziona per un lavoro, che comunque di questi tempi è un’ottima competenza da avere nella manica.

Il punto è che se non siamo in grado di essere intellettualmente onesti con noi stessi e vederci, riconoscerci, per chi siamo, con luci e ombre, essere in grado di capire ciò che ci piace e non ci piace, ciò che ci fare stare bene e ciò che mette disagio, come possiamo metterci su una metaforica strada che ci porti al “benessere”?

Ognuno di noi può trovare il suo modo per fare tutto questo. E può capitare di farlo più volte nel corso della vita, perché per fortuna col passare degli anni cambiamo. Per me, in momenti diversi della mia vita, è stato lo sport, poi la psicoterapia, poi il mio cane, poi lo yoga e ultimamente la meditazione.

Troppo spesso ci definiamo con ciò che facciamo o ciò che abbiamo. Se ci accogliessimo per chi siamo? In questo momento? Consapevoli che domani o tra una settimana avremo la possibilità di dire la stessa cosa o forse qualcosa di diverso? Perché saremo cambiati o perché ci saremo conosciut* meglio.

Se non hai mai pensato a chi sei, comincia a farlo ora.

Se cerchi sempre di essere perfett* o irreprensibile perché l’idea di essere un po’ disorganizzat* o un po’ egoista ti tormenta, prova a cominciare a fare spazio all’idea che tu sei chi sei proprio grazie ai tuoi punti di forza e ai tuoi punti meno brillanti.

Se pensi che la tua lista di aggettivi sarebbe una sfilata di qualità negative. Fermati. Non è possibile che sia così. Davvero. Fatti aiutare da qualcun* a rivedere quella lista terribile. Da un* amic*, un* insegnante, un* psicolog*.

L’illustratice britannica Mary Dunbar disse:

“Tutti noi abbiamo un dono unico e importante. E’ nostro privilegio e avventura scoprire la nostra luce speciale.”

Sono una psicologa psicoterapeuta e lavoro a Rovigo e online. Mi occupo del benessere psicologico di adulti e adolescenti.

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