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Posso dirlo in terapia?

Posso dirlo in terapia?

Se ti sei mai chiestə se puoi dire qualcosa in terapia, la risposta breve è che in terapia puoi dire tutto quello che vuoi

“Posso dire questa cosa in terapia?”

E’ un domanda che mi capita di ricevere abbastanza spesso in messaggio privato. Posto che ogni situazione e a sé e non esistono risposte generali che possano andare bene per tuttə, ho pensato che poteva essere utile lasciare degli spunti di riflessione in merito.

La stanza della terapia dovrebbe essere uno spazio in cui si sperimenta la possibilità di essere accoltə senza essere giudicatə.

Questo è generalmente dichiarato all’inizio del percorso, ma ovviamente tra il dire e il fare ci sta la costruzione del rapporto di reciproca fiducia e alleanza che è il fondamento su cui si poggia tutto il percorso e che è anche la parte più difficile, per entrambe le persone (parlando di percorsi individuali).

Mi è capitato di raccogliere esperienze di persone che si sono sentite giudicate e che poi non se la sono sentite di approfondire, o che avrebbero voluto parlare di alcuni argomenti ma temevano di andare incontro ad un giudizio sulla base di affermazioni sentite durante un colloquio, o in generale che avrebbero voluto parlare di alcuni aspetti scomodi della relazione terapeutica con il/la terapeuta ma avevano timore di offendere.

La risposta semplice è che non dovrebbe esistere alcun argomento tabù in terapia, e che è responsabilità del/la terapeuta assicurarsi che la stanza sia il posto più sicuro e accogliente possibile.

Questo non sempre accade. Perché anche noi terapeutə possiamo avere dei pregiudizi di cui possiamo essere più o meno consapevoli, perché per quanto siamo addestratə all’ascolto profondo delle persone che incontriamo nel nostro lavoro, ci possono sfuggire delle cose.

Quindi, se la vogliamo fare facile: sì, puoi dirlo. Sì, parlamene. No, non mi offendi, né mi disturbi. Quello che hai da dire sulla nostra relazione terapeutica per me è prezioso e importante. Non sei unə cattivə paziente se mi dici delle cose che non ti piacciono dei nostri colloqui, siamo qui per parlare anche di questo.

La risposta più complessa è che ci possono essere mille motivi per i quali una persona non se la sente di dire quella cosa. Perché magari effettivamente si trova davanti unə professionista bigottə e giudicante. Perché magari parlare delle cose che ci fanno stare male nelle relazioni con le altre persone è proprio il motivo per cui siamo in terapia.

In conclusione? Non c’è una risposta univoca, ma spero di aver favorito in colleghə e pazienti qualche riflessione in più

Sono una psicologa psicoterapeuta e lavoro a Rovigo e online. Mi occupo del benessere psicologico di adulti e adolescenti.

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